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Arezzo, i carabinieri recuperano opere del ‘600 trafugate a Città di Castello

I militari del Nucleo Tutela Patrimonio culturale hanno iniziato le indagini a luglio dello scorso anno, dopo il furto di tre quadri nell'abitazione di un avvocato umbro. Destinatario della refurtiva era un prelato del Valdarno aretino che li aveva acquistati per poche migliaia di euro AREZZO - Sono stati recuperati dai carabinieri, nel corso di una operazione contro il traffico di opere d’arte, in provincia di Arezzo, alcuni quadri risalenti al 1600.  I militari hanno iniziato le attività di indagine nel luglio dello scorso anno, a fronte di una denuncia contro ignoti, presentata presso i Carabinieri di Città di Castello, da parte di un noto avvocato del posto, che aveva visto trafugati dal proprio studio tre quadri di ingente valore, tutti risalenti al 1600. Ai tre si aggiunge anche un quarto quadro, sempre del 1600, denunciato scomparso a seguito di una appropriazione indebita da parte di un antiquario di Montevarchi, al quale l'avvocato aveva consegnato l'opera d'arte in conto vendita. I militari, nel corso delle indagini hanno accertato che il commerciante era coinvolto anche nel furto nell'abitazione dell'avvocato di Città di Castello.  I carabinieri hanno individuato anche i due complici dell’antiquario. Il destinatario finale delle opere era un prelato del Valdarno aretino, verso il quale venivano ricettati tutti e quattro i quadri, del valore complessivo di circa 90.000 (novantamila) euro, pagati dall’uomo di Chiesa solo poche migliaia di euro.  L’antiquario è ora in stato di arresto, mentre per i complici, indagati anche per numerosi furti in esercizi commerciali, il magistrato ha disposto l'obbligo di dimora nel comune di Montevarchi. Il prelato, invece, dovrà rispondere per il reato di ricettazione. In una seconda operazione, i militari hanno anche recuperato dei manoscritti del ‘500, trafugati nel mese di febbraio 2017 da una villa di una signora montevarchina. Una parte di essi sono stati rinvenuti a Casagiove, in provincia di Caserta, altri venduti in varie parti d’Italia sono stati rintracciati presso gli ignari acquirenti e ora, a breve, saranno restituiti alla legittima proprietaria. ...

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